CAMPIONARIA FASANESE
Musica e ricordi per raccontare gli artigiani di Fasano
Ieri sera 20 agosto, nell'ambito della 'Mostra dell'Artigianato Fasanese', Palmina Cannone ha richiamato aneddoti e curiosità dell'artigianato e dei suoi protagonisti
FASANO – Da sempre genio e abilità guidano l'operato degli artieri fasanesi: veri artisti e colonne portanti della tradizione artigiana locale. Il loro lavoro continua a suscitare grande ammirazione perché, anche se il tempo passa e tutto si evolve, sono le radici del passato che permettono di far germogliare i fiori del presente mantenendoli in vigore per il futuro. Proprio il filo della memoria, leit motiv della 44° edizione della ‘Mostra dell'Artigianato Fasanese', ha fatto da traino all'incontro pubblico dal titolo ‘Raccontando l'artigianato' svoltosi ieri sera (mercoledì 20 agosto) nel Palazzo dei Congressi, a Selva di Fasano.
Per la prestigiosa campionaria silvana, si è scelto di ricordare aneddoti ed usanze di un tempo senza rigore didattico, ma con fare allegro. L'infaticabile Palmina Cannone, presidente della sezione cittadina dell'‘Università del tempo libero', ha richiamato alla mente episodi e curiosità sull'artigianato del secolo scorso, aiutata dal moderatore dell'appuntamento, il giornalista Martino Grassi, e dal gradito accompagnamento musicale di Armando De Luca.
«C'è un bel fermento attorno alla Mostra – ha ammesso l'assessore comunale alle Attività produttive Renzo De Leonardis in apertura −. Il merito è di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, in primis Palmina Cannone. Quello dell'artigianato è un comparto che contraddistingue la nostra città: pochi sono i rivali. Noi abbiamo compreso le potenzialità del settore e cercheremo di farle comprendere a tutti». La narratrice, che assieme alle socie Utl ha allestito l'accurato stand che apre l'esposizione, dedicato al lavoro femminile, ha esordito presentandosi con del filo e il relativo incipit di un capo realizzato per mano femminile. E non a caso: essi hanno rappresentato il simbolo della continuità tra passato e presente. «Gli artigiani e le artigiane sono il simbolo della fasanesità – ha ribadito la relatrice −. Da sempre, il loro mestiere si declina secondo le 3 ‘m': mente, mani e materia».
Nei suoi racconti, Palmina Cannone ha dato spazio a noti artigiani del passato, senza dimenticare le donne: ricamatrici, tessitrici e tanto altro ancora che con le loro minuziose creazioni artigianali contribuivano al bilancio familiare. Particolarmente esilarante è stata la lettura di un racconto in dialetto fasanese, eseguito con due socie Utl, tratto da un volume del Marangelli.
Gli artigiani erano ‘maestri di vita', gelosi custodi dei segreti chiusi nelle loro botteghe ma anche amanti dello svago e della buona musica. A richiamare questa passione è stato il musicista Armando De Luca che ha coinvolto i presenti sulle note di brani come Se potessi avere mille lire al mese, Tornerai, Reginella, Malafemmena. Il numeroso pubblico presente si è lasciato coinvolgere dall'intrattenimento musicale e dal ricordo, chiudendo con un brindisi un incontro molto piacevole che ha omaggiato l'artigianato e i suoi protagonisti secondo una doppia angolazione: quella professionale e quella umana-goliardica.
di Angelica Sicilia
21/08/2014 alle 07:29:45
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